“Esplodi,
stai creando anche se
esplodi.
Dai forma alla tua idea
e falla sapere al mondo.
Urla al mondo che così
non ti va.
Urla al mondo
ciò che vuoi essere.
Come se dicessi:
Cazzo, sono qui!
Mi stai a sentire?
A volte, il mondo,
è un po’ sordo,
lo sai?
Crea il tuo angolino
e difendilo con i denti.
Non smettere mai di creare
e difendere quel che crei.
Scusami…
non avevo finito.
Oltre che sperare
e credere,
devi muoverti.
Elena devi urlare,
alzarti e cominciare
a decidere.
Se non fai qualcosa
concretamente,
non cambierà.
Devi alzarti in piedi
e giocarti tutto ciò che hai.
E devi piantarla
di pensarlo e basta,
non ti porterà
da nessuna parte.
E’ la tua vita cazzo!
Vuoi prendertela?
Trova questa forza dentro di te,
arde ancora, credimi,
io lo so.
Falla esplodere
e brucia tutto ciò
che ti fa paura;
brucia quelle ombre
e mostra loro
quanto poco valgono
rispetto alla tua volontà.
Scalda il tuo mondo…”
Correva l’anno 2011,
novembre.
Ogni tanto riapro
i vecchi diari,
una pagina a caso e…
Oggi è capitata questa.
Mi sono chiesta:
Quanta forza hanno
le parole di una persona
che ci ha amato davvero?
Quanto possono durare
nel tempo,
quanta dolcezza mantengono,
quanta forza ancora,
riescono a trasmettere…
C’è qualcosa di magico
e speciale
nelle persone che ci hanno
amato davvero.
Non scompaiono,
non se ne vanno.
Continuano a soffiare
amore a distanza,
continuano a credere
in noi.
Sono trascorsi
14 anni
e quella voce
ha ancora
la stessa, identica,
forza.
Ovunque tu sia,
grazie.
Grazie perchè se sono
ciò che sono,
se sono qui,
se ancora credo
nell’amore
che non ha tempo
ne fine
ne dimensione
è anche
grazie a te.
La meraviglia di tenere
un diario:
per me è la possibilità,
il dono,
di poter conoscere
il mio viaggio,
vedere da dove sono
partita,
vedere cosa
diceva la mia mente
ieri, 1, 10, 20
anni fa.
E quando mi sento
davvero giù
poter ricordare a me stessa
quanto meraviglioso
amore
ho ricevuto
e ricevo ogni giorno.


